1 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank
FinecoBank S.p.A.
Bilanci e Relazioni 2021
Premessa alla lettura dei bilanci
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Cariche Sociali e Società di Revisione
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Cariche Sociali e Società di Revisione
Consiglio di Amministrazione
Marco Mangiagalli
Presidente
Francesco Saita
Vice Presidente
Alessandro Foti
Amministratore Delegato e Direttore Generale
Alessandra Pasini
Elena Biffi
Giancarla Branda
Gianmarco Montanari
Maria Alessandra Zunino De Pignier
Marin Gueorguiev
Paola Giannotti De Ponti
Patrizia Albano
Consiglieri
Collegio Sindacale
Luisa Marina Pasotti
Presidente
Giacomo Ramenghi
Massimo Gatto
Membri Effettivi
Lucia Montecamozzo
Alessandro Gaetano
Membri Supplenti
Deloitte & Touche S.p.A.
Società di revisione
Lorena Pelliciari
Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
In data 9 febbraio 2021, il Sig. Andrea Zappia ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di Consigliere non esecutivo della Banca, per sopravvenuti impegni professionali, con efficacia marzo 2021.
L’Assemblea di FinecoBank del 28 aprile 2021 ha deliberato la nomina, quale membro del Consiglio di Amministrazione della Banca, della Sig.ra Alessandra Pasini, cooptata dal medesimo organo di amministrazione nella riunione del 16 marzo 2021 ai sensi dell’art. 2386 c.c..
La medesima Assemblea ha deliberato l’integrazione del Collegio Sindacale nominando quali Membri Effettivi la Sig.ra Luisa Marina Pasotti, nominata Presidente del Collegio Sindacale, e il Sig. Giacomo Ramenghi e quali Membri Supplenti la Sig.ra Lucia Montecamozzo e il Sig. Alessandro Gaetano.
Il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale rimarranno in carica fino alla data dell'Assemblea che sarà convocata per l’approvazione del bilancio d'esercizio che verrà chiuso al 31 dicembre 2022.
Sede legale
20131 Milano - Piazza Durante, 11, Italia
“FinecoBank Banca Fineco S.p.A.”
o in forma abbreviata “FinecoBank S.p.A.”, ovvero “Banca Fineco S.p.A.” ovvero “Fineco Banca S.p.A.”.
Banca iscritta all’Albo delle Banche e Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank, Albo dei Gruppi Bancari n. 3015, Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia e al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi
Codice Fiscale e n° iscr. R.I. Milano-Monza-Brianza-Lodi 01392970404 – R.E.A. n° 1598155, P.IVA 12962340159
Cariche sociali e Società di Revisione
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Premessa alla lettura dei bilanci
FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2021 11
Premessa alla lettura dei bilanci
Il presente fascicolo di bilancio include il Bilancio consolidato del Gruppo FinecoBank (di seguito Gruppo) e il Bilancio dell’impresa di FinecoBank S.p.A. (di seguito FinecoBank o Fineco o Banca) entrambi redatti, in applicazione del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, in conformità ai principi contabili internazionali (nel seguito “IFRS”, “IAS” o “principi contabili internazionali”) emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell’Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2021.
La Banca d’Italia con riferimento ai bilanci delle banche e delle società finanziarie capogruppo di gruppi bancari, nell’esercizio dei poteri stabiliti dall’art. 43 del decreto legislativo 18 agosto 2015 n. 136, ha stabilito con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti gli schemi di bilancio e della nota integrativa utilizzati dalla Banca per la redazione del presente Bilancio consolidato e Bilancio dell’impresa.
Il Bilancio consolidato comprende:
gli Schemi del bilancio consolidato, costituiti dallo Stato patrimoniale consolidato, dal Conto economico consolidato, dal Prospetto della redditività consolidata complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato e dal Rendiconto finanziario consolidato, esposti a confronto con i corrispondenti schemi dell’esercizio 2020;
la Nota integrativa consolidata;
ed è accompagnato:
dalla Relazione sulla gestione consolidata, nella quale sono stati riportati gli schemi di bilancio riclassificati, i risultati principali delle diverse aree di business ed i commenti ai risultati dell’esercizio, nonché le ulteriori informazioni richieste dalla Consob. A supporto dei commenti sui risultati dell’esercizio, nella Relazione sulla gestione consolidata vengono presentati ed illustrati dei prospetti di conto economico e di stato patrimoniale riclassificati, il cui raccordo con gli schemi del bilancio consolidato è riportato tra gli Allegati (in linea con la Comunicazione Consob n.6064293 del 28 luglio 2006), e vengono utilizzati degli Indicatori Alternativi di Performance (“IAP”), la cui descrizione esplicativa in merito al contenuto e, al caso, le modalità di calcolo utilizzate sono riportate nel Glossario (in linea con gli orientamenti pubblicati il 5 ottobre 2015 dall’European Securities and Markets Authority (ESMA/2015/1415)). Tutti i dati e gli indicatori riportati nella Relazione sulla gestione consolidata si riferiscono ai suddetti prospetti di conto economico e di stato patrimoniale riclassificati. Si precisa che nel contesto conseguente alla pandemia da COVID-19 non sono stati introdotti nuovi indicatori, sono state apportate modifiche agli indicatori normalmente utilizzati;
dall’Attestazione relativa al bilancio consolidato ai sensi dell’art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.
L’eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nella Relazione sulla gestione consolidata e nel Bilancio consolidato dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.
Il Bilancio dell’impresa comprende:
gli Schemi del bilancio dell’impresa, costituiti dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dal Rendiconto finanziario, esposti a confronto con i corrispondenti schemi dell’esercizio 2020;
la Nota integrativa;
ed è accompagnato dall’Attestazione relativa al bilancio d’esercizio ai sensi dell’art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.
Per la Relazione sulla gestione del Bilancio dell’impresa di FinecoBank S.p.A. si rinvia alla Relazione sulla gestione consolidata nella quale, in apposita sezione, sono riportati gli schemi di bilancio riclassificati ed i commenti ai risultati dell’esercizio della Banca. Il raccordo degli schemi di bilancio riclassificati con gli schemi di bilancio è riportato tra gli Allegati.
Inoltre, completano il fascicolo di bilancio:
la Relazione del Collegio Sindacale;
le Relazioni della Società di Revisione.
Le informazioni in merito al Governo societario e gli assetti proprietari, richieste ai sensi dell’art. 123-bis, comma 3 del Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, figurano in una relazione distinta approvata dal Consiglio di Amministrazione, consultabile nella sezione “Governance” del sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).
La Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (o Dichiarazione non finanziaria) del Gruppo FinecoBank, predisposta ai sensi del D.lgs. 254/2016, costituisce una relazione distinta approvata dal Consiglio di Amministrazione, così come previsto dall’opzione dell’art. 5, comma 3, lettera b) del D.lgs. 254/2016, ed è consultabile sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).
Vengono altresì pubblicati e resi disponibili sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com), secondo i relativi iter approvativi, la
“Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti”, redatta ai sensi dell’art. 123-ter del Decreto legislativo 24 febbraio
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1998 n.58 e dell’art. 84-quater, comma 1, del Regolamento emittenti, il documento “Informativa Stato per Stato”, redatto ai sensi dell’art. 89 della Direttiva 2013/36/UE del Parlamento europeo e del Consiglio Europeo (CRD IV), modificata dalla Direttiva (UE) 2019/878 (c.d. CRD V), e il documento “Informativa al pubblico del Gruppo FinecoBank Pillar III al 31 dicembre 2021”, previsto dal Regolamento (UE) 575/2013 (c.d. CRR) e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto.
Infine, si segnala che, in base alla Direttiva 2004/109/CE (la “Direttiva Transparency”) e il Regolamento Delegato (UE) 2019/815, è previsto l’obbligo per gli emittenti valori mobiliari quotati nei mercati regolamentati dell’Unione Europea di redigere le relazioni finanziarie annuali nel formato XHTML e di marcare i bilanci consolidati IFRS utilizzando il linguaggio di marcatura (detto anche di taggatura) XBRL, sulla base del formato elettronico unico di comunicazione ESEF (European Single Electronic Format), approvato da ESMA. La Relazione finanziaria annuale del Gruppo, che include sia il bilancio consolidato sia il bilancio d’esercizio della Capogruppo, è predisposta in formato XHTML e prevede la taggatura per il bilancio consolidato delle informazioni minime richieste dal Regolamento per il 2021. La stessa è consultabile sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com). Per ulteriori informazioni si rimanda al paragrafo “Il formato elettronico unico di comunicazione per la redazione le relazioni finanziarie annuali” riportato nella Parte A - Politiche contabili della Nota integrativa consolidata.
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Dati di sintesi
Relazione sulla gestione consolidata
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Relazione e Bilancio consolidato di FinecoBank S.p.A.
Relazione sulla gestione consolidata
Dati di sintesi
FinecoBank è una banca diretta multicanale e una delle più importanti banche FinTech in Europa, vanta una delle maggiori reti di consulenti finanziari ed è leader in Italia per volumi intermediati sul mercato azionario. FinecoBank propone un modello di business integrato tra banca diretta e rete di consulenti finanziari. Un unico conto con servizi di banking, credit, trading e di investimento, disponibili anche su dispositivi mobili, quali applicazioni per smartphone e tablet. È inoltre uno dei più importanti player nel Private Banking in Italia, con un approccio consulenziale altamente tailor-made che include servizi fiduciari, di protezione e trasmissione del patrimonio personale e aziendale, consulenza legale e fiscale e gestione degli eventi di discontinuità.
Il Gruppo FinecoBank è costituito dalla Capogruppo Fineco e da Fineco Asset Management DAC (di seguito Fineco AM), società di gestione collettiva del risparmio di diritto irlandese.
FinecoBank è quotata alla Borsa di Milano e, a partire dal aprile 2016, è inserita nell’indice azionario FTSE Mib di Borsa Italiana. Il 20 marzo 2017 il titolo è entrato a far parte dello STOXX Europe 600 Index.
In data 24 novembre 2021, l’agenzia S&P Global Ratings ha confermato il rating a lungo termine di FinecoBank pari a ‘BBB’ e alzato l’outlook a positivo da stabile, il rating a breve termine è stato confermato pari a ‘A-2’. Secondo l’agenzia S&P Global Ratings, “il modello di business digitalizzato di Fineco si conferma un fattore di differenziazione che ne sostiene la forte performance in confronto ai propri concorrenti”. L’outlook positivo su FinecoBank, spiega S&P Global Ratings, “riflette le prospettive in crescita sulla redditività, capitalizzazione e in generale sulla sua solvibilità”. L’agenzia ritiene che, nello scenario base, “la performance di Fineco si confermerà più solida rispetto a quella della maggior parte dei concorrenti”, citando la base di ricavi più diversificata, una migliore efficienza dei costi dovuta all’innovativo modello di business e una stima di minori perdite legate ai crediti nei prossimi due anni.
FinecoBank è inclusa nello Standard Ethics Italian Banks Index© e nello Standard Ethics Italian Index (composto dalle maggiori 40 società quotate in Borsa Italiana FTSE-MIB), tra i principali indici di performance e benchmark in materia ambientale, sociale e di governance. Nel mese di giugno 2021 l’agenzia indipendente Standard Ethics ha confermato il rating di Fineco per il secondo anno consecutivo al livello “EE+”, posizionando così la Banca tra i soli due istituti di credito che hanno ottenuto il giudizio di sostenibilità più solido attualmente assegnato. Nelle motivazioni che hanno portato alla decisione, Standard Ethics cita la flessibilità di Fineco e la capacità di adeguarsi rapidamente alle sfide del mercato: caratteristiche che hanno consentito una rapida attuazione di strategie ESG in linea con le indicazioni di Onu, Ocse e Unione Europea. L’agenzia sottolinea inoltre i risultati ottenuti da Fineco nell’ambito della governance della sostenibilità, a partire dalla best practice rappresentata dal Consiglio di Amministrazione della società in termini di indipendenza, pluralismo professionale e parità di genere. Inoltre, si è riscontrato un miglioramento nei punteggi assegnati dalle altre principali agenzie di rating ESG: Sustainalytics ha migliorato l’ESG risk rating di Fineco portandolo da 18,7 (Low risk) a fine 2020 a 16,0 (Low risk), confermando il posizionamento tra le migliori banche a livello internazionale; il Corporate Sustainability Assessment di S&P ha visto un incremento dello score da 54 a 65 punti su 100; l’ottimo risultato ottenuto nell’aggiornamento dell’ESG rating di Vigeo Eiris, pari a 54 punti su 100 (robust performance), a dicembre ha consentito a Fineco di essere inclusa nel MIB ESG Index di Euronext, primo indice ESG dedicato alle blue-chip italiane, pensato per individuare i grandi emittenti italiani quotati che presentano le migliori pratiche ESG; mentre Refinitiv e MSCI hanno confermato il rating assegnato l’anno precedente, rispettivamente pari a 85 punti su 100, che indica performance ESG eccellenti e un alto grado di trasparenza nel reporting pubblico di sostenibilità, e “A”, valutazione in linea con la media del settore diversified financials”. A fine anno, la Banca risulta essere inclusa anche negli indici di sostenibilità FTSE4Good, Bloomberg Gender Equality Index (GEI) 2022, Standard Ethics Italian Banks Index, Standard Ethics Italian Index e Nasdaq CRD Global Sustainability Index.
Nonostante il perdurare della pandemia COVID-19, nel 2021 è continuata la ripresa economica, grazie anche alle azioni intraprese da parte di governi e banche centrali, dalle quali traspare ampia volontà nel voler continuare a garantire supporto all’economia reale e ai mercati, il cui percorso permane comunque caratterizzato da incertezze.
In tale contesto economico, i risultati conseguiti dal Gruppo nel 2021 hanno ulteriormente confermato la forza e la sostenibilità del modello di business, che ha consentito di migliorare i già ottimi risultati raggiunti nell’esercizio 2020. Il percorso di crescita di Fineco, infatti, poggia su basi estremamente solide in quanto trainata dal rapido affermarsi dei trend strutturali in atto nel Paese, tra cui spicca la digitalizzazione. La sempre maggiore richiesta da parte dei clienti di soluzioni di investimento evolute si è dimostrata determinante per il risultato positivo dell’area Investing, alla quale Fineco AM contribuisce in misura sempre maggiore. In tale ambito Fineco AM sta attuando un’ulteriore discontinuità nell’internalizzare il controllo sull'intera catena del valore, ampliando le possibilità a disposizione dei consulenti finanziari per soddisfare con successo le esigenze della clientela. Prosegue, inoltre, la rivisitazione dell’offerta di brokerage con l’introduzione di nuovi prodotti e servizi, con l’obiettivo di offrire ai clienti strumenti sempre più efficienti e trasparenti in linea con il modello di business di Fineco.
Nel mese di ottobre 2021 FinecoBank ha portato a termine con successo il collocamento della sua prima emissione sul mercato di strumenti Senior Preferred per un importo nominale di 500 milioni di euro e una cedola per i primi 5 anni pari allo 0,5%. L’emissione ha registrato una domanda pari a oltre 4 volte l’offerta, a conferma dell’apprezzamento del mercato nei confronti di Fineco anche nel segmento fixed-income. Il collocamento è stato effettuato nell’ottica di rispettare il requisito MREL fully loaded calcolato sull’esposizione complessiva ai fini del calcolo del coefficiente di Leva finanziaria attualmente richiesto al Gruppo FinecoBank a partire dal 1° gennaio 2024.
A fine 2021 il saldo della raccolta diretta e indiretta da clientela si attesta a 107.915 milioni di euro, registrando un incremento del 17,7% rispetto ai 91.709 milioni di euro di fine 2020. Il saldo della raccolta dei Guided products & services evidenzia un’incidenza rispetto al saldo totale della raccolta gestita pari al 76,3%, in crescita rispetto al 73,6% del 31 dicembre 2020.
La raccolta netta totale realizzata nel corso dell’esercizio 2021 è stata pari a 10.651 milioni di euro (+14,7% a/a); la raccolta netta gestita è stata pari a 7.294 milioni di euro, la raccolta netta amministrata è stata pari a 1.876 milioni di euro e la raccolta netta diretta è stata pari a 1.481 milioni di euro.
Dati di sintesi
Relazione sulla gestione consolidata
16 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank
La raccolta dei Guided products & services è stata pari a 6.794 milioni di euro (+61,4% a/a). Le masse in gestione di FAM sono pari a 24,8 miliardi di euro (16,3 miliardi di euro al 31 dicembre 2020), come effetto dell’accelerazione in atto del processo di crescita della società.
La raccolta netta realizzata nel corso dell’esercizio 2021 tramite la rete di consulenti finanziari è stata pari a 9.869 milioni di euro (+23,6% a/a). Il saldo della raccolta diretta ed indiretta della rete al 31 dicembre 2021 è pari a 94.631 milioni di euro (+18,8% a/a).
Il saldo della raccolta diretta e indiretta riferibile alla clientela Private, ossia con asset superiori a 500.000 euro, si attesta a 48.761 milioni di euro, pari al 45,2% del totale raccolta diretta e indiretta del Gruppo, in crescita del 26,3% rispetto al 31 dicembre 2020.
Nel corso dell’esercizio 2021 sono stati erogati 266 milioni di euro di prestiti personali, 1.030 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 1.467 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 507 milioni di euro; ciò ha determinato un incremento dell’aggregato complessivo dei finanziamenti verso la clientela ordinaria del 35,1%1 rispetto al 31 dicembre 2020. La qualità del credito si conferma elevata, con un costo del rischio che si attesta a 4 bps, sostenuta dal principio di offrire credito esclusivamente ai clienti esistenti, facendo leva su appropriati strumenti di analisi della ricca base informativa interna. Il costo del rischio, strutturalmente contenuto, è in ulteriore riduzione, grazie anche all’effetto dei nuovi crediti, che sono prevalentemente garantiti e a basso rischio. I crediti deteriorati netti al 31 dicembre 2021 rappresentano lo 0,08% dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (0,09% al 31 dicembre 2020).
Il numero dei clienti si attesta a 1.428.170 in crescita del 4,3% rispetto al 31 dicembre 2020. I clienti continuano a premiare la trasparenza dell’approccio Fineco, l’elevata qualità e la completezza dei servizi finanziari riassunti nel concetto di “one stop solution”.
I risultati dell’esercizio 2021 confermano la sostenibilità e la forza del modello di business, capace di generare utili in ogni condizione di mercato. Il risultato dell’esercizio si attesta a 380,7 milioni di euro, evidenziando un incremento del 17,7% rispetto all’esercizio precedente. Il cost/income ratio si attesta al 32,21% (32,5% al 31 dicembre 2020), a conferma dell’elevata leva operativa del Gruppo e della diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi. Si evidenzia un consistente contributo dall’Investing (+63,3 milioni di euro) grazie all’incremento del patrimonio medio gestito, generato dalla raccolta netta e dall’effetto mercato positivo, e dalla maggior incidenza dei Guided Product and Services rispetto al patrimonio gestito totale. È necessario precisare che il risultato dell’esercizio beneficia dell’operazione di riallineamento fiscale dell’avviamento effettuata da FinecoBank, come previsto dall’art. 110 del DL 104 del 2020, che ha determinato un impatto positivo nel 2021 pari a 32 milioni di euro. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell’esercizio 20212, il risultato dell’esercizio sarebbe pari a 349,2 milioni di euro, in crescita del 7,6% rispetto all’utile dell’esercizio 2020, anch’esso depurato delle poste non ricorrenti3.
L’offerta del Gruppo si articola in tre macroaree di attività integrate: (i) il Banking, che include i servizi di conto corrente e di conto deposito, i servizi di pagamento ed emissione di carte di debito, credito e prepagate, i mutui, i fidi e i prestiti personali; (ii) il Brokerage, che assicura il servizio di esecuzione ordini per conto dei clienti, con un accesso diretto ai principali mercati azionari mondiali e la possibilità di negoziare CFD (su valute, indici, azioni, obbligazioni e materie prime), futures, opzioni, obbligazioni, ETF e certificates; (iii) l’Investing, che include l’attività di gestione del risparmio svolta dalla controllata Fineco AM, servizi di collocamento e distribuzione di circa 6.000 prodotti, tra fondi comuni d’investimento e comparti di SICAV gestiti da 75 primarie case d’investimento italiane ed internazionali, prodotti assicurativi e previdenziali, nonché servizi di consulenza in materia di investimenti tramite una rete, al 31 dicembre 2021, di 2.790 consulenti finanziari.
Il contesto conseguente alla pandemia COVID-19
Gli interventi del Governo italiano e delle Banche Centrali conseguenti alla pandemia COVID-19
Come evidenziato in precedenza, l’esercizio 2021 continua ad essere influenzato dall’emergenza sanitaria causata dalla pandemia COVID-19, la cui evoluzione nel prossimo futuro è tuttora di difficile previsione. Nonostante ciò, è continuata la ripresa dell’economia, il cui percorso permane comunque caratterizzato da incertezze, e da parte di governi e banche centrali traspare ampia volontà nel voler continuare a garantire supporto all’economia reale e ai mercati.
In tale contesto, il Governo italiano, così come gli altri Governi europei, nel corso del 2020 aveva adottato misure straordinarie, tuttora in essere, volte a contenere la disoccupazione e sostenere i settori più vulnerabili, alle quali sono stati abbinati prestiti bancari a favore delle imprese garantiti dal governo nonché l’estensione del fondo di solidarietà mutui prima casa (c.d. Fondo Gasparrini) ai lavoratori dipendenti, ai lavoratori autonomi e liberi professionisti, al verificarsi di determinate condizioni conseguenti le restrizioni adottate per l’emergenza COVID-19.
Nel corso del 2020 il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea era intervenuto adottando un pacchetto monetario straordinario a sostegno dell'economia reale della zona euro e nel corso dell’esercizio 2021 ha deciso di riconfermare l’orientamento molto accomodante della sua politica monetaria per uscire dalla pandemia in modo sicuro, con l’obiettivo di riportare l'inflazione in modo sostenibile al 2%. A tal proposito, nel mese di dicembre 2021 il Consiglio direttivo ha comunicato che i progressi compiuti nella ripresa economica e verso l’obiettivo di inflazione a medio termine consentono una riduzione graduale del ritmo degli acquisti di attività nei prossimi trimestri, tuttavia, è ancora necessario l’accomodamento monetario
1 I finanziamenti verso clientela ordinaria comprendono solo i finanziamenti relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie.
2 Beneficio fiscale derivante dall’operazione di riallineamento fiscale dell’avviamento effettuata da FinecoBank, come previsto dall’art. 110 del DL 104 del 2020, per un importo di 32 milioni di euro, e variazione di fair value dell’esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,5 milioni di euro (al netto dell’effetto fiscale).
3 Variazione di fair value dell’esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -1 milione di euro (al netto dell’effetto fiscale).
Dati di sintesi
Relazione sulla gestione consolidata
FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2021 17
affinché l’inflazione si stabilizzi sull’obiettivo del 2% nel medio periodo. Alla luce dell’attuale incertezza, il Consiglio direttivo ha deciso di mantenere flessibilità e restare aperto a tutte le opzioni nella conduzione della politica monetaria, assumendo le seguenti decisioni:
a)previsione di acquisti netti di attività nell’ambito del PEPP (pandemic emergency purchase programme) nel primo trimestre del 2022 ad un ritmo inferiore rispetto al trimestre precedente; gli acquisti netti di attività del PEPP verranno interrotti alla fine di marzo 2022;
b)estensione dell’orizzonte dei reinvestimenti del PEPP. Il Consiglio direttivo intende reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nell’ambito del PEPP almeno sino alla fine del 2024; in ogni caso, la futura riduzione del portafoglio del PEPP sarà gestita in modo da evitare interferenze con l’adeguato orientamento di politica monetaria;
c)in linea con una riduzione graduale degli acquisti di attività, affinché l’intonazione della politica monetaria rimanga coerente con lo stabilizzarsi dell’inflazione sull’obiettivo di medio termine, il Consiglio direttivo ha stabilito un ritmo mensile degli acquisti netti nel quadro del Programma di Acquisto di Attività (PAA) di 40 miliardi di euro nel secondo trimestre e di 30 miliardi nel terzo trimestre. A partire da ottobre 2022, il Consiglio direttivo manterrà gli acquisti netti nell’ambito del PAA a un ritmo mensile di 20 miliardi di euro, finché necessario a rafforzare l’impatto di accomodamento dei tassi di riferimento. Il Consiglio direttivo si attende che gli acquisti netti termineranno poco prima che inizierà a innalzare i tassi di interesse di riferimento della BCE;
d)i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,50%. A sostegno dell’obiettivo di inflazione simmetrico del 2% e in linea con la sua strategia di politica monetaria, il Consiglio direttivo si attende che i tassi di interesse di riferimento della BCE si mantengano su livelli pari o inferiori a quelli attuali finché non vedrà l’inflazione raggiungere il 2% ben prima della fine del suo orizzonte di proiezione e in maniera durevole per il resto dell’orizzonte di proiezione, e finché non riterrà che i progressi conseguiti dall’inflazione di fondo siano sufficientemente avanzati da essere coerenti con lo stabilizzarsi dell’inflazione sul 2% nel medio periodo. Ciò inoltre può comportare un periodo transitorio in cui l’inflazione si colloca su un livello moderatamente al di sopra dell’obiettivo;
e)il Consiglio direttivo continuerà a seguire le condizioni di finanziamento delle banche e ad assicurare che la scadenza delle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine della terza serie (TLTRO-III) non ostacoli l’ordinata trasmissione della politica monetaria. Inoltre, il Consiglio direttivo riesaminerà regolarmente come le operazioni mirate di rifinanziamento contribuiscono all’intonazione della politica monetaria. Esso si attende che le condizioni specifiche delle TLTRO-III cesseranno di essere applicate a giugno del prossimo anno. Il Consiglio direttivo valuterà inoltre l’adeguata calibrazione del sistema a due livelli per la remunerazione delle riserve, affinché la politica dei tassi di interesse negativi non limiti la capacità di intermediazione delle banche in un contesto di abbondante liquidità in eccesso.
Il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea è altresì pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti, ove opportuno e in qualsiasi direzione, per assicurare che l’inflazione si stabilizzi sull’obiettivo del 2% a medio termine.
Si ricorda che tenuto conto della Raccomandazioni della Banca Centrale Europea BCE/2020/62 del 15 dicembre 2020 e della Banca d’Italia del 16 dicembre 2020, concernente le politiche in materia di distribuzioni dei dividendi e riacquisti di azioni proprie che gli enti creditizi e i gruppi bancari avrebbero dovuto adottare nel contesto economico gravato dell’emergenza COVID-19, il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank, riunitosi in data 9 febbraio 2021, aveva deliberato di proporre all’Assemblea degli azionisti l’assegnazione a riserve dell’intero utile dell’esercizio 2020, proposta approvata dall’Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2021. In data 23 luglio 2021, la Banca Centrale Europea ha deciso di non estendere oltre settembre 2021 la Raccomandazione BCE/2020/62, invitando comunque le banche ad adottare prudenza nelle decisioni sui dividendi e sul riacquisto di azioni proprie, considerando con attenzione la sostenibilità del proprio modello di business e senza sottostimare il rischio che perdite aggiuntive potranno in seguito incidere sull’evoluzione del profilo patrimoniale, quando le misure di sostegno adottate giungeranno a scadenza. In data 27 luglio 2021 anche Banca d’Italia ha pubblicato una nuova raccomandazione sulla distribuzione di dividendi e sulle politiche di remunerazione variabile delle banche, che abroga la Raccomandazione del 16 dicembre 2020, con la quale, in linea con la decisione assunta dalla Banca Centrale Europea, ha comunicato che la precedente Raccomandazione sui dividendi e sulle politiche di remunerazione sarebbe rimasta in vigore fino al 30 settembre 2021 e che Banca d’Italia tornerà ad adottare i criteri di valutazione del capitale e dei piani di distribuzione dei dividendi e di riacquisto di azioni da parte delle banche nell’ambito dell’ordinario processo SREP. Fermo il dialogo allora in corso con la Banca d’Italia, tenuto conto del patrimonio netto risultante dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2020, della sostenibilità del modello di business e dei vincoli regolamentari cui è soggetta FinecoBank, anche in qualità di Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank, il Consiglio di Amministrazione del 3 agosto 2021 aveva deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo unitario di 0,53 euro per ognuna delle 609.899.770 azioni, da distribuire ai Soci titolari di azioni ordinarie aventi diritto al pagamento alla data prevista di godimento, per un importo complessivo di 323.246.878,10 euro, tratto dalle riserve di utili disponibili. In data 21 ottobre 2021 l’Assemblea degli Azionisti ha approvato la suddetta proposta. Il dividendo è stato messo in pagamento il 24 novembre 2021 con data di “stacco” della cedola il giorno 22 novembre 2021.
Con decorrenza gennaio 2022 la Banca Centrale Europea (“BCE”) ha classificato FinecoBank quale soggetto significativo. A tal proposito, si segnala, infine, che la Vigilanza bancaria della BCE, in collaborazione con le autorità nazionali competenti, ha effettuato un’accurata valutazione dei principali rischi e vulnerabilità che devono affrontare gli enti significativi sottoposti alla sua vigilanza diretta e ha definito le priorità strategiche per i prossimi tre anni. Le tre priorità individuate per il periodo 2022-2024 mirano ad assicurare che le banche:
escano dalla pandemia in buona salute;
colgano questa opportunità per fronteggiare le debolezze strutturali mediante strategie di digitalizzazione efficaci e una governance rafforzata;
affrontino i rischi emergenti, anche di natura climatica e ambientale, informatica e cibernetica.
Per ciascuna priorità, la Vigilanza bancaria della BCE ha elaborato una serie di obiettivi strategici e relativi programmi di lavoro per i prossimi tre anni, in risposta alle vulnerabilità più rilevanti individuate attraverso l’esercizio su rischi e priorità del 2021.
Dati di sintesi
Relazione sulla gestione consolidata
18 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank
Rischi, incertezze e impatti della pandemia COVID-19
Pur in questo contesto di incertezza e di difficile previsione, il modello di business del Gruppo appare diversificato e ben equilibrato: il Gruppo, infatti, può contare su un modello di business le cui fonti di ricavo sono ampiamente diversificate e che permettono di affrontare situazioni di stress complesse come quella in corso. I ricavi del Gruppo FinecoBank si basano su tre componenti principali (banking, brokerage ed investing) che nelle fasi di crisi tendono ad avere andamenti non correlati.
Gli investimenti finanziari detenuti dal Gruppo, costituiti in prevalenza da titoli di Stato, sono detenuti dalla Capogruppo con finalità di investimento a lungo termine e sono contabilizzati nel portafoglio Held to Collect valutato al costo ammortizzato; pertanto, la valutazione al fair value non determina impatti sul conto economico consolidato, sul patrimonio netto consolidato e sui fondi propri consolidati anche in assenza di disposizioni transitorie per sterilizzarne l’effetto. Con riferimento agli strumenti finanziari presenti nel portafoglio di negoziazione, si ricorda che il Gruppo tende a non assumere posizioni di rischio; le posizioni presenti nel portafoglio di proprietà sono rappresentate principalmente da contratti derivati Over the counter (CFD e Knock Out Option) negoziati in contropartita dei clienti e coperti gestionalmente con titoli di capitale quotati e contratti derivati quotati su mercati regolamentati o stipulati con controparti istituzionali.
Il Gruppo è esposto nei confronti del debito sovrano di alcuni Paesi, avendo investito parte delle proprie attività in titoli di debito emessi da governi e contabilizzati, principalmente, nelle “Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato” e in misura residuale nelle “Attività finanziarie valutate al fari value con impatto sulla reddittività complessiva”, pertanto eventuali tensioni sul mercato dei titoli di Stato o la volatilità degli stessi potrebbero comportare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
In linea con gli orientamenti espressi a livello europeo in tema di valutazione dell’aumento significativo del rischio di credito (“SICR”), l’emergenza sanitaria COVID-19 non ha variato le normative interne adottate dal Gruppo per l’assessment del merito creditizio delle esposizioni creditizie e nemmeno i criteri adottati per la staging allocation della clientela al dettaglio (valutazione della SICR e classificazione nello stadio 1, 2 e 3). Le misure adottate nel contesto della pandemia (quali ad esempio la sospensione dei pagamenti delle rate dei finanziamenti o i ritardi nei pagamenti), conformemente a quanto previsto dal framework regolamentare, non sono state considerate un trigger automatico di SICR tantomeno un trigger automatico per la classificazione tra le esposizioni forborne. In coerenza con le indicazioni fornite dalle Autorità di Vigilanza, fino al 31 marzo 2021 le moratorie conformi ai requisiti stabiliti dall’EBA sono state mantenute allo Stadio 1 della staging allocation, salvo siano intervenuti ulteriori fattori che abbiano determinato un aumento significativo nel rischio di credito, come ad esempio lo sconfinamento superiore a 30 giorni di altre linee di credito non soggette a moratoria o il recepimento di informazioni negative sul merito creditizio del cliente provenienti da banche dati esterne. Al 31 dicembre 2021 le moratorie in essere conformi alle linee guida EBA sono 124 mila euro. In seguito al mancato rinnovo da parte dell’EBA delle proprie linee guida in materia di moratorie legislative e non legislative, tutte le nuove moratorie concesse dal 1 aprile 2021 sono valutate e classificate caso per caso, conformemente a quanto previsto dal framework prudenziale e contabile vigente. A tal fine è decisivo l’accertamento della difficoltà economica del debitore, che è valutato in considerazione della situazione reddituale/patrimoniale del beneficiario della misura di sostegno. Al 31 dicembre 2021, adottando un approccio prudenziale ed in seguito alle evidenze emerse sulle posizioni a cui è stata concessa la moratoria, sono stati incrementati gli accantonamenti relativi a tali esposizioni.
Per supportare le esigenze finanziarie della clientela correlate all’emergenza sanitaria COVID-19, FinecoBank, oltre ad attuare la sospensione delle rate dei mutui con il ricorso al Fondo CONSAP (in ottemperanza a quanto disposto dal Decreto Cura Italia) precedentemente citato, ha posto in essere alcune iniziative, in particolare:
ha aderito all’Accordo ABI-Associazioni dei consumatori per la sospensione dei crediti alle famiglie a seguito dell’evento epidemiologico da COVID 19 valido sino al 31 marzo 2021 (prestiti personali e mutui diversi da quelli che rientrano nelle condizioni per il ricorso al Fondo Gasparrini), in linea con le Linee Guida EBA;
ha introdotto un nuovo prodotto di fido chirografo a scadenza finalizzato ad anticipare ai clienti, aventi diritto, la cassa integrazione ordinaria o in deroga in attesa del pagamento da parte degli Enti deputati.
Entrambe le moratorie (Fondo Consap e Accordo ABI), qualora non siano presenti ulteriori elementi non prettamente connessi alla moratoria in esame, sono state rilevate contabilmente applicando la c.d. modification accounting, in linea con le indicazioni ESMA. Inoltre, considerando che maturano interessi sulle somme oggetto di posticipo, non sono state rilevate perdite significative in termini di modification loss.
Ai fini del calcolo delle perdite attese, il Gruppo ha sviluppato specifici modelli che fanno leva sui parametri di Probability of Default (“PD”), Loss Given Default (“LGD”) e Exposure At Default (“EAD”) stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile. In tale ambito si è altresì proceduto all’inclusione di informazioni di tipo forward looking attraverso l’elaborazione di specifici scenari. La perdita attesa è calcolata per le controparti istituzionali, utilizzando i parametri di rischio forniti dal fornitore esterno Moody’s Analytics. Al fine del calcolo della perdita attesa, per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, si utilizzano proxy: si procede ad una segmentazione per tipologia di prodotto e la PD è sostituita dal tasso di decadimento medio osservato dalle matrici di transizione che definiscono il passaggio a deteriorato. Tale approccio si basa sull’assunto che, in assenza di variazioni dei criteri di valutazione del merito creditizio delle singole controparti, la qualità del credito futura sarà coerente con la qualità del credito riscontrata nelle serie storiche a disposizione. Per recepire quanto previsto dal principio contabile IFRS 9 le proxy dei parametri sono corrette mediante analisi prospettiche denominate Forward Looking Information. Al fine di rettificare i parametri di rischio IFRS 9 con informazioni prospettiche aggiornate alla crisi determinata dalla pandemia da COVID-19, il Gruppo si avvale di una serie di scenari macroeconomici elaborati dal fornitore esterno Moody’s Analytics. Come espressamente raccomandato dalla Banca Centrale Europea, tali scenari utilizzano una serie di variabili macroeconomiche coerenti con le previsioni macroeconomiche rilasciate da quest’ultima.
Dati di sintesi
Relazione sulla gestione consolidata
FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2021 19
In particolare, la componente prospettica (“forward looking”) è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base (“Baseline”), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è pesato al 40% in quanto coerente con le previsioni macroeconomiche della Banca Centrale Europea, e ritenuto quello di realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso invece sono pesati al 30%, e rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.
Un aspetto chiave derivante dal nuovo modello contabile richiesto per il calcolo della perdita creditizia attesa è rappresentato dal modello di Stage Allocation finalizzato a trasferire le esposizioni fra Stadio 1 e Stadio 2 (essendo lo Stadio 3 equivalente a quello delle esposizioni deteriorate), laddove lo Stadio 1 include principalmente le esposizioni di nuova erogazione e le esposizioni che alla data di reporting non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all’iscrizione iniziale.
Con riferimento alla metodologia di staging allocation delle controparti istituzionali con cui il Gruppo svolge attività creditizia, a partire dall’esercizio 2021 il Gruppo ha sostituito l’approccio basato sul confronto tra la PD risultante dai modelli interni di UniCredit alla data di erogazione e alla data di reporting con il metodo del confronto tra il rating alla data di riferimento e quello registrato alla data di apertura del rapporto sopra descritto. Il metodo, che si avvale del rating esterno assegnato dall’agenzia Moody’s, è applicato anche agli strumenti finanziari acquistati dal Gruppo a titolo di investimento in sostituzione del precedente approccio basato sulla low risk exemption. Quest’ultimo approccio, espressamente previsto dal principio contabile, prevede un’esenzione al passaggio in stage 2 per i titoli che alla data di reporting risultano a basso rischio (investment grade) e prevede la classificazione in stage 2 per tutti gli strumenti finanziari classificabili come non-investment grade alla data di riferimento, indipendentemente dalla rischiosità dello strumento alla data di acquisto. La decisione di adottare una nuova metodologia per la staging allocation non è in alcun modo riconducibile alla crisi pandemica, ed è stata implementata in piena continuità e coerenza con l’approccio precedente. Non si sono infatti verificate variazioni di stage delle controparti ricomprese nel perimetro.
Con riferimento alle controparti retail, in assenza di rating interni il Gruppo si avvale dei backstop previsti dalla normativa e di ulteriori evidenze interne. In tale contesto sono classificate in stage 2 tutte le esposizioni che presentano più di 30 giorni di scaduto, o per le quali sono disponibili ulteriori informazioni che lasciano presumere un deterioramento del merito creditizio della controparte. Per maggiori dettagli si rimanda alla Parte E Informazioni si rischi e sulle relative politiche di copertura della nota integrativa consolidata.
Al 31 dicembre 2021 non si rilevano impatti significativi derivanti dalla crisi innescata dalla pandemia COVID-19 in termini di deterioramento del portafoglio crediti di finanziamento verso clientela ordinaria di Gruppo. Quest’ultimo è infatti costituito principalmente da crediti accordati dalla Capogruppo alla clientela al dettaglio, prevalentemente assistiti da garanzie reali finanziarie ed immobiliari, ed erogati in applicazione di un’attenta e prudente politica di concessione. Nel caso dei mutui fondiari il loan to value medio è, infatti, pari a circa il 51% ed i fidi accordati prevedono l’acquisizione di garanzie con margini conservativi.
L’emergenza sanitaria legata alla pandemia e la conseguente crisi economica e finanziaria non ha intaccato la situazione di liquidità complessiva del Gruppo, che si è mantenuta solida e stabile. Nel corso dell’esercizio 2021, nonostante il perdurare della pandemia, tutti gli indicatori e le analisi di adeguatezza di liquidità hanno evidenziato ampi margini di sicurezza rispetto ai limiti regolamentari ed interni. FinecoBank, infine, non ha incontrato impedimenti o peggioramenti nelle condizioni di accesso ai mercati e di perfezionamento (volumi, prezzi) delle relative operazioni (operazioni di pronti contro termine, acquisto e vendita titoli). Per maggiori dettagli relativi alla gestione della liquidita ed ai rischi connessi si manda alla Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della nota integrativa consolidata.
Con particolare riferimento alle proiezioni dei flussi di cassa futuri, delle assunzioni e dei parametri utilizzati ai fini della valutazione della recuperabilità dell’avviamento, dei marchi e domini Fineco iscritti in bilancio, si segnala che i parametri e le informazioni utilizzate sono significativamente influenzate dal quadro macroeconomico di mercato, che potrebbe registrare mutamenti non prevedibili alla luce delle incertezze sopra evidenziate. A tale riguardo si precisa che in data 16 dicembre 2021 il Consiglio di Amministrazione ha approvato la metodologia per la determinazione del valore d’uso dell’avviamento, dei marchi e domini (modello, assunzioni e parametri utilizzati). I risultati, approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 9 febbraio 2022, confermano la sostenibilità dell’avviamento iscritto in bilancio, non facendo emergere in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, confermando un valore d’uso significativamente superiore al valore contabile. Anche le analisi di sensitività effettuate evidenziano che l’impairment test raggiungerebbe un livello di break-even assumendo variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili nei principali parametri utilizzati nel modello di valutazione. Per maggiori dettagli in merito all’impairment test le relative analisi di sensitività si rimanda alla Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato Sezione 10 Attività Immateriali della nota Integrativa consolidata. A tal fine giova ulteriormente ricordare che la Banca, differentemente da molti emittenti del settore finanziario, presenta una capitalizzazione di borsa (pari 9.414 milioni di euro) superiore al patrimonio netto contabile. Nella medesima data il Consiglio di Amministrazione ha approvato la metodologia per la determinazione del valore d’uso della partecipazione in Hi-MTF Sim S.p.A. (modello, assunzioni e parametri utilizzati), i cui risultati evidenziano un valore recuperabile superiore al valore iscritto in bilancio.
Si ricorda che il Gruppo detiene un immobile di proprietà ad uso funzionale ed uno ad uso investimento. Al fine di valutare se esistano indicazioni del fatto che le attività possano aver subito una riduzione di valore, considerando anche l’attuale contesto determinato dalla pandemia COVID-19, la Banca, in occasione della chiusura del bilancio al 31 dicembre 2021, ha richiesto delle perizie a società terze indipendenti dalle quali non sono emerse evidenze che comportino la necessità di apportare riduzioni di valore ai sensi dello IAS 36.
Con riferimento agli utili/perdite attuariali calcolati ai sensi dello IAS 19R, legate in particolare al TFR e al FISC dei consulenti finanziari, non si rilevano impatti determinati dalla pandemia COVID-19. La situazione innescata dalla pandemia COVID-19, infatti, non ha avuto impatto sull’orientamento strategico, sugli obiettivi e sul modello di business del Gruppo.
Dati di sintesi
Relazione sulla gestione consolidata
20 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank
Con riferimento all’applicazione dell’IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni”, si precisa che non è stato apportato alcun cambiamento alla stima di maturazione dei pagamenti basati su azioni.
Nessun impatto è stato inoltre rilevato in merito alla recuperabilità delle attività fiscali differite. L’ammontare delle attività fiscali differite iscritte in bilancio deve essere sottoposto a test per verificare che sussista la probabilità di conseguire in futuro imponibili fiscali che ne consentano il recupero. Il test svolto in occasione della chiusura del bilancio al 31 dicembre 2021 ha dato esito positivo non facendo emergere alcuna incertezza in proposito.
FinecoBank, non basando il proprio modello di business su una rete di filiali, è risultata meno esposta al rischio di pandemie: i clienti possono effettuare operazioni in autonomia attraverso il sito web o con la guida dei consulenti finanziari attraverso le procedure di web collaboration, senza discontinuità sostanziali nei servizi offerti. Il Gruppo si è altresì attrezzato per garantire la continuità operativa e modalità di lavoro da remoto per la totalità dei dipendenti, garantendo il pieno mantenimento dei livelli di servizi e del framework di controlli senza soluzione di continuità. In particolare FinecoBank, in linea con le indicazioni ministeriali, ha adottato misure dirette ai dipendenti estendendo progressivamente a tutti il lavoro da remoto, grazie a interventi tecnologici che hanno consentito la piena operatività aziendale (es. completa decentralizzazione del call center che rappresenta un essenziale canale di interazione con la clientela) e la salvaguardia dei dipendenti, della clientela e gli altri stakeholder tra cui la rete di consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, che già da tempo si avvale di processi interni completamente dematerializzati.
Con riferimento a Fineco AM, si precisa che la stessa monitora continuamente la situazione creatasi in conseguenza della pandemia COVID-19 e i suoi potenziali impatti, dovuti anche alle restrizioni emanate dai vari governi locali, e ritiene inalterata la propria capacità di continuare la normale operatività. Il management di Fineco AM rimane fiducioso nella consistenza del portafoglio e continua a valutare le opportunità che si possono manifestare per poter diversificare la strategia dei comparti gestiti, nonostante gli impatti a lungo termine derivanti dal COVID-19 sui mercati finanziari e sull'economia in generale rimangano incerti. Dall’inizio del 2021 gli Assets Under Management (AUM) sono aumentati in linea con la ripresa del mercato: al 31 dicembre 2021 hanno raggiunto i 24,8 miliardi di euro, grazie anche a una raccolta netta complessiva (retail ed istituzionale) pari a 7,1 miliardi di euro.
Da un punto di vista strutturale, la crisi lascia presagire nel prossimo futuro una accelerazione verso soluzioni che porteranno ad un mondo più moderno e digitalizzato: la gestione dei servizi bancari da parte della clientela sarà sempre più orientata all’utilizzo di piattaforme digitali, favorendo il modello di business del Gruppo, che da sempre è orientato in questa direzione.
Nella valutazione delle poste significative del bilancio sono stati considerati tutti gli elementi rilevanti, fra i quali il perdurare della pandemia COVID-19 e i suoi effetti sull’economia reale. A questi si aggiunge il conflitto in corso tra Russia e Ucraina, che ha innescano una crisi internazionale i cui esiti sono al momento imprevedibili. Pur considerando tale contesto, si ritiene che non vi siano incertezze in merito alla continuità aziendale del Gruppo in un futuro prevedibile incertezze tali da dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili entro l’esercizio successivo. Tuttavia non è possibile escludere che, per loro natura, le ipotesi ragionevolmente assunte possano non essere confermate negli effettivi futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. Nell’effettuare tale valutazione, il Gruppo ha considerato, peraltro, i principali indicatori regolamentari, in termini di dati puntuali al 31 dicembre 2021, i relativi buffer rispetto ai requisiti minimi regolamentari e l’evoluzione degli stessi in un futuro prevedibile.
In ottica prospettica, pertanto, non si rileva un impatto sostanziale sull’orientamento strategico, sugli obiettivi e sul modello di business del Gruppo, che si conferma innovativo e ben diversificato, né si stimano impatti economici e patrimoniali rilevanti.
Eventi di rilievo del periodo
Acquisizione di una quota di partecipazione del capitale di Hi-MTF Sim S.p.A.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 9 febbraio 2021 ha approvato l’offerta vincolante per l’acquisizione di una quota di partecipazione pari al 20% del capitale di Hi-MTF Sim S.p.A., al costo di circa 1,25 milioni di euro. Alla base dell’operazione c’è la volontà di aumentare la capacità del Gruppo FinecoBank di estrarre valore dal business grazie a una integrazione verticale, sfruttando i volumi prodotti dalla clientela del Gruppo, e sviluppando, insieme agli attuali soci di Hi-MTF Sim S.p.A., un modello flessibile e moderno, anche con l’obiettivo di offrire ai clienti strumenti sempre più efficienti e trasparenti in linea con il modello di business di Fineco. L’operazione di acquisizione si è perfezionata nel mese di luglio 2021.
Conferimento dell’incarico di revisione legale dei conti di FinecoBank S.p.A. per gli esercizi 2022-2030 a KPMG S.p.A.
Con l’approvazione del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2021 di FinecoBank giunge a scadenza l’incarico di revisione legale conferito alla Società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. per il novennio 2013-2021. Al fine di garantire un adeguato periodo di avvicendamento tra il revisore uscente ed il nuovo revisore incaricato, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto opportuno anticipare il conferimento del nuovo incarico per gli esercizi 2022-2030, sottoponendo all’approvazione dell’Assemblea 2021 la proposta motivata formulata dal Collegio Sindacale ai sensi degli articoli 13, comma 1 e 19, comma 1, lettera f), del Decreto Legislativo 27 gennaio 2010, n. 39.
L’Assemblea di FinecoBank del 28 aprile 2021 ha approvato la proposta di conferimento dell’incarico di revisione legale dei conti di FinecoBank S.p.A. per gli esercizi 2022-2030 a KPMG S.p.A. con determinazione del relativo corrispettivo, così come riportato nella proposta debitamente motivata del Collegio Sindacale.
Dati di sintesi
Relazione sulla gestione consolidata
FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2021 21
Riallineamento dei valori fiscali degli avviamenti ai maggiori valori contabili ai sensi dell’art. 110 del D.L. 104 del 2020
Con la Legge di stabilità del 2021 è stata espressamente riconosciuta la possibilità di applicare anche all’avviamento e alle altre attività immateriali risultanti in bilancio al 31 dicembre 2019 le previsioni in materia di riallineamento fiscale previste dall’art. 110 del DL 104 del 2020 relativamente ai beni d’impresa.
Nel mese di giugno 2021 la Banca ha provveduto al versamento dell’imposta sostitutiva in misura pari al 3% dell’ammontare corrispondente al disallineamento tra il valore contabile e il valore fiscale degli avviamenti iscritti in bilancio al 31 dicembre 2019 e ancora presenti al 31 dicembre 2020.
In conseguenza della suddetta operazione di riallineamento, nel presente Bilancio consolidato il Gruppo ha rilevato proventi per complessivi 32 milioni di euro, così determinati:
proventi derivanti dall’annullamento delle Passività fiscali differite (DTL) iscritte in precedenza sui suddetti avviamenti per 24,5 milioni di euro;
proventi derivanti dall’iscrizione delle Attività fiscali differite (DTA) relative al beneficio fiscale atteso in 50 esercizi (incluso l’esercizio 2021) per 10,2 milioni di euro;
oneri derivanti dal pagamento dell’imposta sostitutiva per 2,7 milioni di euro.
In ragione del predetto riallineamento, è stato appostato, a valere sulla Riserva straordinaria, un vincolo di tassabilità in caso di distribuzione per una quota di 86,3 milioni di euro, pari all’importo degli avviamenti riallineati (89 milioni di euro) al netto dell’imposta sostitutiva pagata (2,7 milioni di euro).
Emissione del titolo Senior Preferred
Il 14 ottobre 2021 FinecoBank ha portato a termine con successo il collocamento della sua prima emissione sul mercato di strumenti Senior Preferred, destinata agli investitori qualificati, per un importo nominale di 500 milioni di euro e una cedola per i primi 5 anni pari allo 0,50%, con spread pari a 5 anni Mid Swap rate + 70 basis points rispetto a una guidance iniziale di 5 anni Mid Swap rate + 100 basis points. Il restringimento rispetto alla guidance iniziale è uno dei più rilevanti avvenuti per questa tipologia di strumenti nel 2021 sia nel panorama italiano che europeo, grazie a una domanda complessiva superiore a 4 volte l’offerta.
L’emissione ha registrato un volume di ordini pari a 2,02 miliardi di euro, a conferma dell’apprezzamento manifestato dal mercato nei confronti di FinecoBank anche nel segmento fixed-income.
Il collocamento è stato effettuato nell’ottica di rispettare il requisito MREL fully loaded calcolato sull’esposizione complessiva ai fini del calcolo del coefficiente di Leva finanziaria richiesto attualmente al Gruppo FinecoBank a partire dal 1° gennaio 2024.
Al collocamento, rivolto solo a investitori istituzionali, hanno aderito prevalentemente asset manager (70% del totale) e banche/private banks (33%). L’emissione è stata collocata principalmente a investitori istituzionali di Italia (32%), Francia (27%), Regno Unito (11%), Germania e Austria (9%), Benelux (7%), Nordici (6%), Svizzera (5%).
Nel dettaglio, l’emissione ha le seguenti caratteristiche: scadenza 6 anni con possibilità di call per l’emittente il quinto anno, public placement, destinata alla negoziazione sul mercato non regolamentato Global Exchange Market gestito da Euronext Dublin, rating pari a BBB (S&P Global Ratings), cedola annuale a tasso fisso per i primi 5 anni, a tasso variabile tra il quinto e sesto anno.
Citigroup Global Markets Limited, Mediobanca, Morgan Stanley & Co. Limited e UniCredit Bank AG hanno agito in qualità di joint bookrunners e joint lead managers.
Assemblea degli Azionisti del 21 ottobre 2021
Come descritto precedentemente, l’Assemblea ordinaria degli Azionisti di FinecoBank, riunitasi in data 21 ottobre 2021, ha approvato la proposta formulata dal Consiglio di Amministrazione del 3 agosto 2021 che prevedeva la distribuzione ai Soci di un dividendo unitario pari a Euro 0,53 per azione, tratto dalla riserva di utili disponibile. Il dividendo è stato messo in pagamento, in conformità alle norme di legge e regolamentari applicabili, il giorno 24 novembre 2021 con data di “stacco” della cedola il giorno 22 novembre 2021.
Altri eventi del periodo
Si segnala che il procedimento avviato nel mese di aprile 2021 dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (“AGCM”) nei confronti di FinecoBank S.p.A., in relazione alla comunicata modifica della clausola di recesso dal conto corrente per condizioni di inattività, adottata tramite l’invio a tutti i correntisti in data 18 marzo 2021 di una lettera avente ad oggetto “Proposta di modifica unilaterale di contratto ai sensi dell’art. 118 del D.Lgs n 385/93 (TUB)”, si è concluso in data 16 novembre 2021 senza alcun accertamento di infrazione ai sensi dell’art. 27, comma 7, del “Codice del Consumo”. Con il medesimo provvedimento l’Autorità ha altresì comunicato di aver deliberato l’obbligatorietà degli impegni che la Banca aveva
Dati di sintesi
Relazione sulla gestione consolidata
22 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank
proposto di propria iniziativa, ritenendoli idonei a far venire meno ogni possibile profillo di scorrettezza della pratica commerciale oggetto di istruttoria. Si precisa che gli impegni assunti hanno un impatto del tutto irrilevante sulla situazione economica e patrimoniale della Banca.
Nel corso dell’esercizio 2021 la Banca è stata sottoposta ad accertamenti ispettivi, da parte della Banca d’Italia, mirati a valutare il rispetto della normativa in tema di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e correttezza delle relazioni con la clientela. L’ispezione è terminata in data 16 luglio 2021 e la consegna del rapporto ispettivo, che riporta un giudizio sintetico in area positiva, è avvenuta in data 9 novembre 2021. Entro il 30 giugno 2022 verrà completato il piano d’azione per recepire le osservazioni dell’Autorità.
Infine, nel corso del terzo trimestre del 2021, nell’ambito dei piani di attività di verifica ordinaria della CONSOB sugli intermediari, ha preso avvio presso la Banca una verifica sulle procedure relative alla prestazione dei servizi di investimento e sugli adeguamenti alla normativa MIFID II.
Gli Schemi di bilancio riclassificati e gli indicatori
Con riferimento agli Schemi di bilancio riclassificati e agli indicatori riportati nella presente Relazione sulla gestione consolidata, si precisa che nell’esercizio 2021 sono state apportate le modifiche di seguito riportate e, per omogeneità di confronto, sono stati riclassificati i dati comparativi relativi all’esercizio 2020:
nello schema di conto economico riclassificato sono state aggiunte le voci “di cui Interessi netti” e “di cui Profitti da gestione della tesoreria” che costituiscono la nuova voce “Margine finanziario”. La voce “di cui Interessi netti” include la voce 30. “Margine d’interesse” dello schema di conto economico consolidato e gli altri margini finanziari generati dalla gestione della tesoreria, rappresentati principalmente dai proventi derivanti dall’attività di prestito titoli effettuata dalla tesoreria di Capogruppo, rilevati nella voce 40. “Commissioni attive” dello schema di conto economico consolidato. La voce “di cui Profitti da gestione della tesoreria” include gli utili (perdite) da cessioni o riacquisto di titoli di debito non deteriorati valutati al costo ammortizzato o valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva, rilevati nella voce 100. “Utile (perdite) da cessione o riacquisto di:” dello schema di conto economico consolidato, rispettivamente, nella sottovoce “a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato” e “b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva”. Nell’esercizio 2021 i suddetti utili netti ammontano a 32,1 milioni di euro (9 milioni di euro nell’esercizio 2020) e in precedenza erano ricondotti nella voce “Risultato negoziazione, coperture e fair value” dello schema di conto economico riclassificato;
nello schema di conto economico riclassificato gli altri oneri/proventi di gestione connessi con l'attività di asset manager esercitata dalla controllata Fineco AM, relativi all’applicazione del modello Fixed Operating Expenses”, sono stati riclassificati dalla voce “Saldo altri proventi/oneri” alla voce “Commissioni nette”. Nell’esercizio 2021 tali proventi ammontano a 4,8 milioni di euro (1,6 milioni di euro nell’esercizio 2020);
nello schema di stato patrimoniale riclassificato è stata aggiunta la nuova voce “Crediti di imposta acquistati”, che accoglie il valore di bilancio dei crediti d’imposta acquistati a partire dall’esercizio 2021 nell’ambito del Decreto Legge 34/2020;
infine, in conseguenza della modifica apportata dal aggiornamento della Circolare 262 di Banca d’Italia alla voce di stato patrimoniale “Cassa e disponibilità liquide”, tutti i crediti “a vista”, nelle forme tecniche di conti correnti e depositi, verso banche sono stati rappresentati nella voce “Cassa e disponibilità liquide” dello schema di stato patrimoniale riclassificato. Al 31 dicembre 2020 i suddetti crediti a vista, che erano rappresentati nella voce “Finanziamenti a banche”, ammontavano a 254 milioni di euro. Per maggiori dettagli in merito al aggiornamento della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" del 22 dicembre 2005, emanato da Banca d’Italia in data 29 ottobre 2021 e applicabile a partire dai bilanci chiusi o in corso al 31 dicembre 2021, si rimanda alla Parte A Politiche contabili della nota integrativa consolidata e della nota integrativa del bilancio dell’impresa).
Per maggiori dettagli in merito alla composizione degli schemi di bilancio riclassificati presentati nella Relazione sulla gestione consolidata si rimanda agli “Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato riclassificato” e “Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio riclassificato” riportati negli Allegati.
Si precisa, inoltre, che nell’esercizio 2021 alcuni costi connessi all’attività dei consulenti finanziari e correlati a servizi che rientrano nella normale attività bancaria (in particolare attività di distribuzione e gestione di prodotti finanziari) sono stati riclassificati nella voce 50. “Commissioni passive” dalla voce 190. “Spese Amministrative” (voce 160 “Spese Amministrative” del bilancio dell’impresa) al fine di fornire una migliore rappresentazione sia della voce 120. “Margine d’intermediazione” sia della voce 240. “Costi operativi” (voce 210 “Costi operativi” del bilancio dell’impresa). Per omogeneità di confronto, sono stati riesposti i dati comparativi relativi all’esercizio 2020 riportati negli Schemi di bilancio riclassificati e negli indicatori presentati nella presente Relazione sulla gestione consolidata. A riguardo si precisa che tali costi, rilevati al 31 dicembre 2021 nella voce 50. “Commissioni passive”, ammontano a 32,5 milioni di euro e al 31 dicembre 2020 ammontavano a 26,6 milioni di euro. Nessuna riclassifica, invece, è stata apportata ai dati comparativi esposti negli Schemi di bilancio consolidato e negli Schemi di bilancio dell’impresa inclusi nel presente fascicolo di Bilancio.
Infine, come descritto nella Premessa alla lettura dei bilanci, tutti i dati e gli Indicatori Alternativi di Performance (“IAP”) riportati nella presente Relazione sulla gestione consolidata si riferiscono ai prospetti di conto economico e di stato patrimoniale riclassificati, il cui raccordo con gli schemi del bilancio consolidato e del bilancio dell’impresa è riportato tra gli Allegati (in linea con la Comunicazione Consob n.6064293 del 28 luglio 2006). Con riferimento
Dati di sintesi
Relazione sulla gestione consolidata
FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2021 23
agli Indicatori Alternativi di Performance (“IAP”), l’European Securities and Markets Authority (ESMA) ha emanato specifici Orientamenti4 in merito ai criteri per la loro presentazione nelle informazioni regolamentate, inclusa pertanto la Relazione sulla gestione del Bilancio, quando tali indicatori non risultano definiti o previsti dal framework sull’informativa finanziaria. Tali orientamenti sono volti a promuovere l’utilità e la trasparenza degli IAP, e la loro osservanza migliorerà la comparabilità, affidabilità e comprensibilità degli IAP, con conseguenti benefici agli utilizzatori dell’informativa finanziaria. Consob ha recepito in Italia gli Orientamenti e le ha incorporati nelle proprie prassi di vigilanza5. Secondo la definizione degli Orientamenti ESMA, un IAP è un indicatore di performance finanziaria, posizione finanziaria o flussi di cassa storici o futuri, diverso da un indicatore finanziario definito o specificato nella disciplina applicabile sull’informativa finanziaria e sono solitamente ricavati dalle poste di bilancio redatte conformemente alla disciplina vigente sull’informativa finanziaria. Non rientrano strettamente nella definizione di IAP gli indicatori pubblicati in applicazione della disciplina prudenziale. La descrizione esplicativa in merito al contenuto degli IAP e, al caso, le modalità di calcolo utilizzate sono riportate nel Glossario.
4 ESMA/2015/1415
5 Comunicazione Consob n. 0092543 del 3 dicembre 2015
Dati di sintesi
Relazione sulla gestione consolidata
24 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank
Schemi di Bilancio Riclassificati
Stato patrimoniale consolidato
(Importi in migliaia)
Consistenze al
Variazioni
ATTIVO
31/12/2021
31/12/2020
Assoluta
%
Cassa e disponibilità liquide
1.464.182
2.014.399
(550.217)
-27,3%
Attività finanziarie di negoziazione
20.240
16.997
3.243
19,1%
Finanziamenti a banche
379.862
526.422
(146.560)
-27,8%
Finanziamenti a clientela
6.001.596
4.527.837
1.473.759
32,5%
Altre attività finanziarie
24.560.350
23.939.899
620.451
2,6%
Coperture
125.913
74.451
51.462
69,1%
Attività materiali
150.347
151.872
(1.525)
-1,0%
Avviamenti
89.602
89.602
-
-
Altre attività immateriali
39.084
39.597
(513)
-1,3%
Attività fiscali
42.974
13.314
29.660
222,8%
Crediti d'imposta acquistati
508.764
-
508.764
-
Altre attività
484.261
360.627
123.634
34,3%
Totale dell'attivo
33.867.175
31.755.017
2.112.158
6,7%
(Importi in migliaia)
Consistenze al
Variazioni
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
31/12/2021
31/12/2020
Assoluta
%
Debiti verso banche
1.225.213
1.064.859
160.354
15,1%
Debiti verso clientela
29.847.722
28.359.739
1.487.983
5,2%
Titoli in circolazione
497.266
-
497.266
-
Passività finanziarie di negoziazione
4.417
5.889
(1.472)
-25,0%
Coperture
65.263
232.102
(166.839)
-71,9%
Passività fiscali
35.864
13.954
21.910
157,0%
Altre passività
464.633
391.349
73.284
18,7%
Patrimonio
1.726.797
1.687.125
39.672
2,4%
- capitale e riserve
1.351.963
1.366.387
(14.424)
-1,1%
- riserve da valutazione
(5.877)
(2.833)
(3.044)
107,4%
- risultato netto
380.711
323.571
57.140
17,7%
Totale del passivo e del patrimonio netto
33.867.175
31.755.017
2.112.158
6,7%
Dati di sintesi
Relazione sulla gestione consolidata
FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2021 25
Stato patrimoniale consolidato - Evoluzione trimestrale
(Importi in migliaia)
Consistenze al
ATTIVO
31/12/2021
30/09/2021
30/06/2021
31/03/2021
31/12/2020
Cassa e disponibilità liquide
1.464.182
2.031.291
1.861.776
1.468.672
2.014.399
Attività finanziarie di negoziazione
20.240
23.589
21.393
26.233
16.997
Finanziamenti a banche
379.862
397.493
392.272
433.692
526.422
Finanziamenti a clientela
6.001.596
5.624.283
5.269.368
4.638.732
4.527.837
Altre attività finanziarie
24.560.350
24.421.922
24.626.581
25.372.229
23.939.899
Coperture
125.913
91.929
85.051
84.464
74.451
Attività materiali
150.347
151.866
153.030
148.041
151.872
Avviamenti
89.602
89.602
89.602
89.602
89.602
Altre attività immateriali
39.084
37.270
38.189
39.048
39.597
Attività fiscali
42.974
49.405
38.323
7.595
13.314
Crediti d'imposta acquistati
508.764
393.970
75.065
8.789
-
Altre attività
484.261
221.546
254.110
270.943
360.627
Totale dell'attivo
33.867.175
33.534.166
32.904.760
32.588.040
31.755.017
(Importi in migliaia)
Consistenze al
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
31/12/2021
30/09/2021
30/06/2021
31/03/2021
31/12/2020
Debiti verso banche
1.225.213
1.168.612
1.172.802
1.149.224
1.064.859
Debiti verso clientela
29.847.722
29.804.975
29.141.477
29.102.456
28.359.739
Titoli in circolazione
497.266
-
-
-
-
Passività finanziarie di negoziazione
4.417
6.234
4.937
8.123
5.889
Coperture
65.263
90.522
118.586
139.836
232.102
Passività fiscali
35.864
73.768
35.666
49.169
13.954
Altre passività
464.633
420.583
534.610
355.897
391.349
Patrimonio
1.726.797
1.969.472
1.896.682
1.783.335
1.687.125
- capitale e riserve
1.351.963
1.683.389
1.681.875
1.690.311
1.366.387
- riserve da valutazione
(5.877)
(3.175)
(1.863)
(1.720)
(2.833)
- risultato netto
380.711
289.258
216.670
94.744
323.571
Totale del passivo e del patrimonio netto
33.867.175
33.534.166
32.904.760
32.588.040
31.755.017
Dati di sintesi
Relazione sulla gestione consolidata
26 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank
Conto economico consolidato
(Importi in migliaia)
Esercizio
Variazioni
2021
2020
Assoluta
%
Margine finanziario
280.030
279.733
297
0,1%
di cui Interessi netti
247.889
270.728
(22.839)
-8,4%
di cui Profitti da gestione della Tesoreria
32.141
9.005
23.136
256,9%
Dividendi e altri proventi su partecipazioni
(26)
-
(26)
-
Commissioni nette
450.808
379.351
71.457
18,8%
Risultato negoziazione, coperture e fair value
74.308
86.769
(12.461)
-14,4%
Saldo altri proventi/oneri
(1.310)
1.933
(3.243)
-167,8%
RICAVI
803.810
747.786
56.024
7,5%
Spese per il personale
(109.600)
(99.546)
(10.054)
10,1%
Altre spese amministrative
(262.546)
(228.536)
(34.010)
14,9%
Recuperi di spesa
139.471
110.512
28.959
26,2%
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali
(26.218)
(25.440)
(778)
3,1%
Costi operativi
(258.893)
(243.010)
(15.883)
6,5%
RISULTATO DI GESTIONE
544.917
504.776
40.141
8,0%
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni
(1.655)
(3.344)
1.689
-50,5%
RISULTATO NETTO DI GESTIONE
543.262
501.432
41.830
8,3%
Altri oneri e accantonamenti
(49.938)
(34.076)
(15.862)
46,5%
Profitti netti da investimenti
1.079
(6.262)
7.341
117,2%
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE
494.403
461.094
33.309
7,2%
Imposte sul reddito dell'esercizio
(113.692)
(137.523)
23.831
-17,3%
RISULTATO D'ESERCIZIO
380.711
323.571
57.140
17,7%
RISULTATO D'ESERCIZIO DI PERTINENZA DEL GRUPPO
380.711
323.571
57.140
17,7%
Dati di sintesi
Relazione sulla gestione consolidata
FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2021 27
Conto economico consolidato – Evoluzione trimestrale
(Importi in migliaia)
2021
1° Trimestre
2° Trimestre
3° Trimestre
4° Trimestre
Margine finanziario
75.071
72.826
69.239
62.894
di cui Interessi netti
61.823
62.515
61.798
61.753
di cui Profitti da gestione della Tesoreria
13.248
10.311
7.441
1.141
Dividendi e altri proventi su partecipazioni
-
-
-
(26)
Commissioni nette
108.080
106.266
110.083
126.379
Risultato negoziazione, coperture e fair value
23.888
16.683
15.614
18.123
Saldo altri proventi/oneri
512
132
(1.457)
(497)
RICAVI
207.551
195.907
193.479
206.873
Spese per il personale
(26.217)
(26.667)
(27.369)
(29.347)
Altre spese amministrative
(62.979)
(65.049)
(63.396)
(71.122)
Recuperi di spesa
32.367
35.103
35.751
36.250
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali
(6.275)
(6.387)
(6.437)
(7.119)
Costi operativi
(63.104)
(63.000)
(61.451)
(71.338)
RISULTATO DI GESTIONE
144.447
132.907
132.028
135.535
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni
(477)
(1.211)
(360)
393
RISULTATO NETTO DI GESTIONE
143.970
131.696
131.668
135.928
Altri oneri e accantonamenti
(8.236)
(5.787)
(31.058)
(4.857)
Profitti netti da investimenti
(583)
1.822
280
(440)
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE
135.151
127.731
100.890
130.631
Imposte sul reddito del periodo
(40.407)
(5.805)
(28.302)
(39.178)
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE
94.744
121.926
72.588
91.453
RISULTATO DEL PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO
94.744
121.926
72.588
91.453
Dati di sintesi
Relazione sulla gestione consolidata
28 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank
(Importi in migliaia)
2020
1° Trimestre
2° Trimestre
3° Trimestre
4° Trimestre
Margine finanziario
71.983
75.067
68.559
64.124
di cui Interessi netti
68.164
70.065
68.645
63.854
di cui Profitti da gestione della Tesoreria
3.819
5.002
(86)
270
Commissioni nette
95.900
98.639
92.253
92.559
Risultato negoziazione, coperture e fair value
22.575
25.086
20.274
18.834
Saldo altri proventi/oneri
570
822
169
372
RICAVI
191.028
199.614
181.255
175.889
Spese per il personale
(24.007)
(24.886)
(24.647)
(26.006)
Altre spese amministrative
(51.203)
(56.935)
(56.240)
(64.158)
Recuperi di spesa
23.807
28.456
28.438
29.811
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali
(6.058)
(6.210)
(6.373)
(6.799)
Costi operativi
(57.461)
(59.575)
(58.822)
(67.152)
RISULTATO DI GESTIONE
133.567
140.039
122.433
108.737
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni
(963)
(2.707)
148
178
RISULTATO NETTO DI GESTIONE
132.604
137.332
122.581
108.915
Altri oneri e accantonamenti
(1.124)
(6.512)
(31.970)
5.530
Profitti netti da investimenti
(89)
(3.729)
(181)
(2.263)
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE
131.391
127.091
90.430
112.182
Imposte sul reddito del periodo
(39.960)
(38.348)
(25.256)
(33.959)
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE
91.431
88.743
65.174
78.223
RISULTATO DEL PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO
91.431
88.743
65.174
78.223
Dati di sintesi
Relazione sulla gestione consolidata
FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2021 29
I principali dati patrimoniali
(Importi in migliaia)
Consistenze al
Variazioni
31/12/2021
31/12/2020
Assoluta
%
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ¹
5.416.604
4.008.307
1.408.297
35,1%
Totale dell'attivo
33.867.175
31.755.017
2.112.158
6,7%
Raccolta diretta da clientela ²
29.495.292
28.013.982
1.481.310
5,3%
Raccolta indiretta da clientela ³
78.420.121
63.695.135
14.724.986
23,1%
Totale raccolta (diretta e indiretta) da clientela
107.915.413
91.709.117
16.206.296
17,7%
Patrimonio
1.726.797
1.687.125
39.672
2,4%
(1) I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si riferiscono ai soli finanziamenti erogati a clientela relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie.
(2) La raccolta diretta da clientela comprende i conti correnti passivi e il conto deposito Cash Park.
(3) La raccolta indiretta da clientela si riferisce ai prodotti collocati on line o tramite i consulenti finanziari di FinecoBank.
Dati struttura
Dati al
31/12/2021
31/12/2020
N° Dipendenti
1.305
1.262
N° Consulenti finanziari
2.790
2.606
N° Negozi finanziari operativi ¹
424
410
(1) Numero negozi finanziari operativi: negozi finanziari gestiti dalla Banca e negozi finanziari gestiti dai consulenti finanziari (c.d. Fineco Center).
Dati di sintesi
Relazione sulla gestione consolidata
30 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank
Indicatori di redditività, produttività ed efficienza
(Importi in migliaia)
Dati al
31/12/2021
31/12/2020
Margine finanziario/Ricavi
34,84%
37,41%
Proventi di intermediazione e diversi/Ricavi
65,16%
62,59%
Proventi di intermediazione e diversi/Costi operativi
202,33%
192,61%
Cost/income ratio
32,21%
32,50%
Costi operativi/TFA
0,26%
0,28%
Cost of risk
4 bp
10 bp
CoR (sistema incentivante)
3 bp
10 bp
ROE
23,91%
21,07%
Rendimento delle attività
1,12%
1,02%
EVA (calcolato sul capitale allocato)
340.177
277.447
EVA (calcolato sul patrimonio contabile)
243.881
184.038
RARORAC (calcolato sul capitale allocato)
62,44%
54,25%
RARORAC (calcolato sul patrimonio contabile)
13,26%
11,90%
ROAC (calcolato sul capitale allocato)
69,88%
63,27%
ROAC (calcolato sul patrimonio contabile)
20,70%
20,92%
Totale raccolta da clientela/Dipendenti medi
84.079
73.751
Totale raccolta da clientela/(Dipendenti medi + Consulenti finanziari medi)
27.104
24.026
Si segnala che si è provveduto a ricalcolare, per omogeneità, alcuni indicatori economici del 2020 a seguito delle riclassifiche apportate negli schemi di bilancio riclassificati, così come descritto nel paragrafo “Gli Schemi di bilancio riclassificati e gli indicatori”.
Legenda
Proventi di intermediazione e diversi: Commissioni nette, Risultato di negoziazione, coperture e fair value, Saldo altri proventi/oneri.
Cost/income ratio: rapporto fra Costi operativi e Ricavi.
Costi operativi/TFA: rapporto fra costi operativi e Total Financial Asset (raccolta diretta ed indiretta). Il TFA utilizzato per il rapporto è quello medio dell’esercizio calcolato come media tra il saldo al 31 dicembre 2021 e quello del 31 dicembre precedente.
Cost of risk: rapporto fra le Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e i crediti verso clientela (media delle medie degli ultimi quattro trimestri, calcolati come media del saldo di fine trimestre e saldo del fine trimestre precedente). Il perimetro include solo i crediti di finanziamento verso clientela ordinaria.
CoR (sistema incentivante): rapporto fra Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e crediti verso clientela (media del saldo al 31 dicembre 2021 e quello del 31 dicembre precedente). Il perimetro delle esposizioni esclude le posizioni derivanti da titoli e anticipazioni ai consulenti finanziari.
ROE: rapporto fra l’utile netto e il patrimonio netto contabile (esclusi i dividendi per i quali è prevista la distribuzione e le riserve da valutazione) medio dell’esercizio (media del saldo di fine esercizio e quello del 31 dicembre precedente).
Rendimento delle attività - ROA: rapporto tra l’utile netto e il totale attivo di bilancio.
EVA (Economic Value Added): esprime la capacità dell’impresa di creare valore; è calcolato come differenza tra l’utile netto, escludendo gli oneri e i proventi straordinari e i relativi effetti fiscali (oneri di integrazione e i profitti netti da investimenti straordinari), e il costo figurativo del capitale allocato; quest’ultimo è stato calcolato sia utilizzando il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico6 assorbito sia utilizzando il patrimonio netto contabile (media dei fine trimestri dell’anno).
RARORAC (Risk Adjusted Return on Risk Adjusted Capital): è il rapporto tra l’EVA (come sopra descritto) e la media dei trimestri dell’anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell’EVA) ed esprime in termini percentuali la capacità di creare valore per unità di capitale posto a presidio del rischio.
ROAC (Return on Allocated Capital): è il rapporto tra l’utile netto operativo e la media dei trimestri dell’anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell’EVA).
6 Il capitale allocato è il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico.
Dati di sintesi
Relazione sulla gestione consolidata
FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2021 31
Indicatori patrimoniali
Dati al
31/12/2021
31/12/2020
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo
15,99%
12,62%
Finanziamenti a banche/Totale attivo
1,12%
1,66%
Altre attività finanziarie/Totale attivo
72,52%
75,39%
Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto
87,09%
88,22%
Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto
5,10%
5,31%
Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela
18,36%
14,31%
Qualità del credito
Dati al
31/12/2021
31/12/2020
Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria
0,08%
0,09%
Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria
0,04%
0,05%
Coverage ¹ - Sofferenze
88,70%
90,29%
Coverage ¹ - Inadempienze probabili
66,10%
68,92%
Coverage ¹ - Esposizioni scadute deteriorate
50,05%
63,82%
Coverage ¹ - Totale crediti deteriorati
82,15%
86,15%
(1)Calcolato come rapporto tra l’ammontare delle rettifiche di valore e l’esposizione lorda.
Fondi propri e coefficienti patrimoniali consolidati
Dati al
31/12/2021
31/12/2020
Capitale primario di classe 1 (migliaia di euro)
868.214
1.088.909
Totale Fondi propri (migliaia di euro)
1.368.214
1.588.909
Totale attività ponderate per il rischio (migliaia di euro)
4.617.709
3.812.385
Ratio - Capitale primario di classe 1
18,80%
28,56%
Ratio - Capitale di classe 1
29,63%
41,68%
Ratio - Totale fondi propri
29,63%
41,68%
Dati al
31/12/2021
31/12/2020
Capitale di classe 1 (Tier 1) (migliaia di euro)
1.368.214
1.588.909
Esposizione ai fini della leva finanziaria (migliaia di euro)
34.045.310
32.792.126
Indicatore di leva finanziaria
4,02%
4,85%
I requisiti prudenziali di vigilanza del Gruppo al 31 dicembre 2021 sono stati determinati in base alla disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 e successive Direttive e Regolamenti che ne modificano il contenuto, tra i quali si citano in particolare la Direttiva (UE) 878/2019 (c.d. CRD V), il Regolamento (UE) 876/2019 (c.d. CRR II) e il Regolamento (UE) 873/2020 del Parlamento Europeo e del Consiglio (c.d. CRR Quick-fix), che traspongono nell’Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), raccolte ed attuate dalla Banca d’Italia tramite la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 “Disposizioni di vigilanza per le banche” e successivi aggiornamenti.
Dati di sintesi
Relazione sulla gestione consolidata
32 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank
Al 31 dicembre 2021, i Fondi Propri del Gruppo ammontano a 1.368,2 milioni di euro, comprensivi dell’intero utile dell’esercizio 2021, pari a 380,7 milioni di euro, al netto di dividendi da distribuire per complessivi 237,9 milioni di euro, che il Consiglio di Amministrazione proporrà all’approvazione dell’Assemblea degli Azionisti convocata per il 28 aprile 2022, ed oneri prevedibili pari a 1,5 milioni di euro, rappresentati dai ratei cedolari, al netto della relativa fiscalità, maturati sugli strumenti finanziari Additional Tier 1 emessi da FinecoBank, assumendo soddisfatte le condizioni previste dall’art. 26, paragrafo 2, del Regolamento UE 575/2013 (CRR).
Si ricorda che il Capitale primario di classe 1 ed i Fondi Propri al 31 dicembre 2020 includevano gli utili dell’esercizio 2019 e 2020, interamente destinati a riserva in coerenza con le raccomandazioni della Banca Centrale Europea e di Banca d’Italia relative alla politica dei dividendi al tempo vigenti. Come precedentemente descritto, in seguito alla decisione della Banca Centrale Europea e di Banca d’Italia di non estendere oltre settembre 2021 le proprie raccomandazioni in materia di distribuzione di dividendi, l’Assemblea ordinaria degli Azionisti di FinecoBank, riunitasi in data 21 ottobre 2021, ha approvato la proposta di distribuzione di un dividendo, tratto dalla riserva di utili disponibile, per complessivi 323,2 milioni di euro, con conseguente riduzione dei Fondi Propri.
L’incremento delle Attività ponderate per il rischio nel corso dell’anno 2021 è riconducibile principalmente al rischio di credito, per effetto della crescita del business ed in particolare all’attività di lending alla clientela e agli investimenti finanziari, anche a seguito del diverso trattamento regolamentare delle esposizioni nei confronti di controparti residenti nel Regno Unito dovuto alla Brexit. Inoltre, l’aggiornamento dell’Indicatore Rilevante, con l’inclusione dei ricavi del 2021 e l’esclusione dei ricavi 2018, e l’introduzione della nuova metodologia SA-CCR prevista dal CRR II hanno generato rispettivamente un incremento del rischio operativo e del rischio di controparte.
In riferimento ai requisiti di capitale applicabili al Gruppo FinecoBank si precisa che, a conclusione del processo di revisione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process - SREP), Banca d’Italia ha comunicato nel mese di agosto 2020 i requisiti patrimoniali applicabili al Gruppo a partire dal 30 settembre 2020. Tali requisiti risultano pari a:
8,04% in termini di Common Equity Tier 1 ratio che comprende il requisito di Pillar II (Pillar 2 Requirement P2R) fissato nella misura dell’1,04%
9,90% in termini di Tier 1 Ratio che comprende un P2R fissato nella misura dell’1,40%
12,36% in termini di Total Capital Ratio che comprende un P2R fissato nella misura 1,86%.
Dati di sintesi
Relazione sulla gestione consolidata
FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2021 33
Di seguito si riporta uno schema di sintesi dei requisiti di capitale e delle riserve applicabili al Gruppo FinecoBank.
Requisiti
CET1
T1
TOTAL CAPITAL
A) Requisiti di Pillar 1
4,500%
6,000%
8,000%
B) Requisiti di Pillar 2
1,040%
1,400%
1,860%
C) TSCR (A+B)
5,540%
7,400%
9,860%
D) Requisito combinato di riserva di capitale, di cui:
2,505%
2,505%
2,505%
1. riserva di conservazione del capitale (CCB)
2,500%
2,500%
2,500%
2. riserva di capitale anticiclica specifica per FinecoBank (CCyB)
0,005%
0,005%
0,005%
E) Overall Capital Requirement (C+D)
8,045%
9,905%
12,365%
Al 31 dicembre 2021 i requisiti sopra menzionati risultano essere rispettati dal Gruppo.
In merito al coefficiente di leva finanziaria si precisa che, stante le disposizioni contenute nelle comunicazioni della Banca Centrale Europea e di Banca d’Italia rispettivamente del 18 giugno 2021 e del 30 giugno 2021, che dichiarano la sussistenza di circostanze eccezionali che hanno avuto inizio in data 31 dicembre 2019, a partire dalla data di riferimento del 30 giugno 2021, il Gruppo FinecoBank ha applicato le disposizioni dell’articolo 429 bis del CRR che consente di escludere dall’esposizione complessiva della Leva finanziaria talune esposizioni verso le banche centrali alla luce della pandemia COVID-19. Al 31 dicembre 2021 il valore dell’esenzione ammonta a 1.554 milioni di euro, con un impatto sull’indicatore di +0,18%. Il coefficiente di leva finanziaria si attesta al 4,02%, un livello ampiamente superiore rispetto al requisito regolamentare minimo applicabile (coefficiente di leva finanziaria adeguato - adjusted leverage ratio) pari al 3,19%.
Si precisa, infine, che a conclusione del processo amministrativo relativo alla determinazione del requisito minimo dei fondi propri e delle passività ammissibili (MREL), FinecoBank nel mese di agosto 2021 ha ricevuto da Banca d’Italia la Resolution decision, d’intesa con il Single Resolution Board. Il provvedimento di determinazione del MREL sarà da rispettare su base consolidata a partire dal gennaio 2024, con un livello-obiettivo intermedio vincolante dal gennaio 2022. In particolare, FinecoBank dovrà rispettare un requisito MREL pari al 18,33% del TREA (esposizione al rischio) 20,83% comprensivo del Combined Buffer Requirement e pari al 5,18% del LRE (esposizione complessiva per la leva finanziaria), con target intermedio al gennaio 2022 pari al 4,11%. Al fine del rispetto del requisito e del computo delle altre passività ammissibili emesse da Fineco, non è richiesto allo stato un requisito di subordinazione nell’emissione di strumenti MREL eligible (e.g. Senior unsecured). Al 31 dicembre 2021 i requisiti menzionati risultano essere rispettati dal Gruppo, anche in virtù del collocamento in data 14 ottobre 2021 della prima emissione sul mercato di strumenti Senior Preferred, destinati agli investitori qualificati, per un importo complessivo pari a circa 500 milioni di euro.
In merito alle iniziative poste in essere nel 2020, tuttora in vigore, si ricorda anche il Regolamento (UE) 2020/873 (c.d. CRR Quick-fix”) del Parlamento EU e del Consiglio pubblicato in data 26 giugno 2020 che modifica il Regolamento (UE) 575/2013 (“CRR”) e il Regolamento (UE) 876/2019 (“CRR II”), che ha apportato una serie di adeguamenti al quadro prudenziale di riferimento alla luce dell’emergenza sanitaria COVID-19, consentendo agli enti creditizi di applicare specifiche disposizioni transitorie e anticipando l’applicazione di alcune misure previste dal CRR II, con lo scopo di fornire un sostegno patrimoniale che consenta agli enti creditizi di continuare a sostenere l’economia reale nel contesto della pandemia COVID-19. Tra le principali misure ancora in vigore si citano:
l’introduzione di un periodo di trattamento transitorio, dal gennaio 2020 al 31 dicembre 2022, durante il quale gli enti possono escludere dal calcolo dei loro elementi del capitale primario di classe 1 l’importo dei profitti e delle perdite non realizzati accumulati a partire dal 31 dicembre 2019 sugli strumenti di debito misurati al valore equo rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo corrispondente alle esposizioni verso amministrazioni centrali, amministrazioni regionali o autorità locali di cui all’articolo 115, paragrafo 2 del CRR, e verso organismi del settore pubblico di cui all’articolo 116, paragrafo 4 del CRR, ad esclusione delle attività finanziarie deteriorate (“Trattamento temporaneo di profitti e perdite non realizzati misurati al valore equo rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo alla luce della pandemia COVID-19”). Al 31 dicembre 2021 il Gruppo non si è avvalso della facoltà di applicare il trattamento temporaneo;
l’estensione fino al 31 dicembre 2024 del regime transitorio che consente di ridurre il potenziale impatto sul CET1 derivante dall’incremento degli accantonamenti per perdite attese sui crediti calcolate secondo il modello di impairment IFRS 9, tramite l’inclusione progressiva nel CET1 (“Trattamento temporaneo volto ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9 sui fondi propri”). Al 31 dicembre 2021 il Gruppo non si è avvalso della facoltà di applicare il trattamento temporaneo;
il ripristino fino al 31 dicembre 2024 del trattamento transitorio previsto per il debito pubblico emesso nella valuta di un altro Stato membro, il quale consente l’applicazione di un fattore di ponderazione più favorevole, che cresce progressivamente fino al termine del periodo transitorio, per le esposizioni verso le amministrazioni centrali e banche centrali degli stati membri denominate nella valuta nazionale di un altro stato membro (“Trattamento temporaneo del debito pubblico emesso nella valuta di un altro Stato membro”). Tale trattamento non ha determinato impatti sulle attività ponderate per il rischio del Gruppo al 31 dicembre 2021.
Per maggiori dettagli in merito alla composizione dei Fondi propri, alle variazioni intervenute nel periodo con riferimento alle Attività di rischio ponderate per il rischio e all’Esposizione ai fini della leva finanziaria e alle misure introdotte dalle Autorità di vigilanza nel contesto della pandemia COVID-19 si rimanda all’informativa contenuta nel documento “Informativa al pubblico del Gruppo FinecoBank Pillar III al 31 dicembre 2021” pubblicato sul sito internet della Società www.finecobank.com.
Dati di sintesi
Relazione sulla gestione consolidata
34 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank
Quote di mercato
31/12/2021
31/12/2020
Trading Borsa Italiana (Assosim)
Volumi intermediati c/terzi - Azioni
26,08%
27,82%
Classifica volumi intermediati c/terzi - Azioni
1
1
30/09/2021
31/12/2020
Rete Consulenti finanziari (Assoreti)
Volumi Stock
12,18%
11,93%
Classifica Stock
3
3
31/12/2021
31/12/2020
Rete Consulenti finanziari (Assoreti)
Volumi Raccolta Netta
17,21%
18,41%
Classifica Raccolta Netta
2
2
30/09/2021
31/12/2020
Raccolta complessiva (Banca d'Italia)
Quota di mercato Totale Raccolta
2,08%
1,95%
Quota di mercato Raccolta Diretta
1,60%
1,60%
Quota di mercato Raccolta Indiretta
2,46%
2,24%
Alcuni dati sopra esposti si riferiscono al 30 settembre 2021 in quanto ultimi disponibili.
Andamento della gestione
Relazione sulla gestione consolidata
FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2021 35
Andamento della gestione
Andamento della raccolta diretta e indiretta
Il Gruppo ha chiuso il 2021 con dati di raccolta estremamente robusti che confermano la tendenza di forte crescita evidenziata durante tutto l’anno. La costante accelerazione della raccolta gestita conferma l’efficacia del modello di business del Gruppo e la capacità dei consulenti finanziari di accompagnare i clienti nelle loro scelte di investimento, a cui si aggiunge l’efficienza di FAM nel completare in anticipo il proprio piano di sviluppo, che ha permesso al Gruppo di essere correttamente posizionato per cogliere le opportunità che si apriranno nel 2022.
A fine 2021 il saldo della raccolta indiretta da clientela (Asset Under Management-AUM e Asset Under Custody-AUC) si attesta a 78.420 milioni di euro in crescita del 23,1% rispetto al 31 dicembre 2020, grazie ad una raccolta netta di 9.170 milioni di euro registrata nell’esercizio 2021 ed un effetto mercato positivo pari a 5.555 milioni di euro.
Il saldo della raccolta diretta da clientela registra una crescita del 5,3% rispetto alla fine dell’anno precedente, raggiungendo 29.495 milioni di euro e confermando l’elevato grado di apprezzamento della qualità dei servizi offerti dal Gruppo da parte della clientela. Infatti, la quota preponderante della raccolta diretta è di natura “transazionale”, a supporto dell’operatività complessiva dei clienti. La crescita di questa componente di raccolta conferma l’elevato e crescente grado di fidelizzazione della clientela, contribuendo ad incrementare la persistenza della raccolta stessa.
Il saldo della raccolta totale da clientela (diretta e indiretta) ha quindi raggiunto 107.915 milioni di euro, registrando un incremento del 17,7% rispetto a fine 2020, grazie ad una raccolta netta totale di 10.651 milioni di euro registrata nell’esercizio 2021. È stata inoltre confermata la qualità della raccolta, che evidenzia un’incidenza percentuale dei Guided products & services7 sui TFA del 39,2%, in crescita rispetto al 36,4% registrato al 31 dicembre 2020, e sul Risparmio Gestito del 76,3%, in miglioramento rispetto al 73,6% registrato a fine 2020, grazie al continuo perfezionamento dell’offerta.
AUC = Asset Under Custody
AUM = Asset Under Management
TFA = Total Financial Asset (raccolta diretta ed indiretta)
7 Rispettivamente prodotti e/o servizi della Banca costruiti investendo in OICR selezionati tra quelli distribuiti per ciascuna asset class avendo riguardo ai differenti profili di rischio della clientela, offerti ai clienti della Banca nell’ambito del modello di architettura aperta guidata. Alla data del presente documento, rientrano nella categoria dei guided products il fondo di fondi multicompartimentale “Core Series”, i Piani individuali di risparmio “PIR”, le polizze Unit Linked “Core Unit”, “Advice Unit”, “Core Multiramo”, “Advice Top Valor” e “Old Mutual”, i fondi “FAM Series”, “FAM Evolution”, “FAM Target”, “FAM Global Defence” e “Core Pension”, “Private Client Insurance” e “GP Private value”, mentre rientrano nella categoria dei guided services i servizi di consulenza evoluta (in materia di investimenti) “Fineco Advice”, “Fineco Stars” e “Fineco Plus”.
Andamento della gestione
Relazione sulla gestione consolidata
36 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank
Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi al saldo della raccolta diretta e indiretta dei clienti della Banca, sia che i medesimi siano collegati ad un consulente finanziario sia che operino esclusivamente tramite il canale online. Il saldo complessivo, pari a 107.915 milioni di euro, ha registrato un incremento del 17,7% rispetto al 31 dicembre 2020, grazie ad una raccolta netta di 10.651 milioni di euro ed un effetto mercato positivo.
Saldo raccolta diretta e indiretta
(Importi in migliaia)
Consistenze al
Consistenze al
Variazioni
31/12/2021
Comp%
31/12/2020
Comp%
Assoluta
%
Conti correnti e depositi liberi
29.495.291
27,3%
28.013.775
30,5%
1.481.516
5,3%
Depositi vincolati e pronti contro termine
1
0,0%
207
0,0%
(206)
-99,5%
SALDO RACCOLTA DIRETTA
29.495.292
27,3%
28.013.982
30,5%
1.481.310
5,3%
Gestioni patrimoniali
329.710
0,3%
209.329
0,2%
120.381
57,5%
Fondi comuni d'investimento e altri fondi
38.052.645
35,3%
31.577.808
34,4%
6.474.837
20,5%
Prodotti assicurativi
14.962.876
13,9%
11.818.687
12,9%
3.144.189
26,6%
Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza
2.104.995
2,0%
1.775.626
1,9%
329.369
18,5%
SALDO RACCOLTA GESTITA
55.450.226
51,4%
45.381.450
49,5%
10.068.776
22,2%
Titoli di Stato, obbligazioni e azioni
22.969.895
21,3%
18.313.685
20,0%
4.656.210
25,4%
SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA
22.969.895
21,3%
18.313.685
20,0%
4.656.210
25,4%
SALDO RACCOLTA DIRETTA E INDIRETTA
107.915.413
100,0%
91.709.117
100,0%
16.206.296
17,7%
di cui Guided products & services
42.304.154
39,2%
33.420.198
36,4%
8.883.956
26,6%
Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi al saldo della raccolta diretta e indiretta relativa ai soli clienti della rete dei consulenti finanziari. Il saldo complessivo, pari a 94.631 milioni di euro, ha registrato un incremento del 18,8% rispetto al 31 dicembre 2020, grazie ad una raccolta netta di 9.869 milioni di euro ed un effetto mercato positivo.
Saldo raccolta diretta e indiretta – Rete consulenti finanziari
(Importi in migliaia)
Consistenze al
Consistenze al
Variazioni
31/12/2021
Comp%
31/12/2020
Comp%
Assoluta
%
Conti correnti e depositi liberi
22.689.292
24,0%
21.127.063
26,5%
1.562.229
7,4%
Depositi vincolati e pronti contro termine
1
0,0%
180
0,0%
(179)
-99,4%
SALDO RACCOLTA DIRETTA
22.689.293
24,0%
21.127.243
26,5%
1.562.050
7,4%
Gestioni patrimoniali
329.710
0,3%
209.329
0,3%
120.381
57,5%
Fondi comuni d'investimento e altri fondi
37.557.343
39,7%
31.154.844
39,1%
6.402.499
20,6%
Prodotti assicurativi
14.899.834
15,7%
11.754.021
14,8%
3.145.813
26,8%
Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza
2.104.977
2,2%
1.775.603
2,2%
329.374
18,6%
SALDO RACCOLTA GESTITA
54.891.864
58,0%
44.893.797
56,4%
9.998.067
22,3%
Titoli di Stato, obbligazioni e azioni
17.049.982
18,0%
13.622.934
17,1%
3.427.048
25,2%
SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA
17.049.982
18,0%
13.622.934
17,1%
3.427.048
25,2%
SALDO RACCOLTA DIRETTA E INDIRETTA - RETE CONSULENTI FINANZIARI
94.631.139
100,0%
79.643.974
100,0%
14.987.165
18,8%
di cui Guided products & services
42.240.277
44,6%
33.379.535
41,9%
8.860.742
26,5%
Andamento della gestione
Relazione sulla gestione consolidata
FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2021 37
Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta, gestita e amministrata effettuata nel corso dell’esercizio 2021 a confronto con lo stesso periodo dell’esercizio precedente, sia che i clienti siano collegati ad un consulente finanziario sia che si tratti di clienti che operano esclusivamente online. La raccolta netta totale si attesta a 10.651 milioni di euro evidenziando un incremento del 14,7% rispetto all’esercizio 2020.
Raccolta netta
(Importi in migliaia)
Anno
Comp %
Anno
Comp %
Variazioni
2021
2020
Assoluta
%
Conti correnti e depositi liberi
1.481.516
13,9%
2.506.757
27,0%
(1.025.241)
-40,9%
Depositi vincolati e pronti contro termine
(211)
-0,0%
(1.141)
-0,0%
930
-81,5%
RACCOLTA DIRETTA
1.481.305
13,9%
2.505.616
27,0%
(1.024.311)
-40,9%
Gestioni patrimoniali
106.554
1,0%
109.914
1,2%
(3.360)
-3,1%
Fondi comuni d'investimento e altri fondi
4.370.511
41,0%
2.332.735
25,1%
2.037.776
87,4%
Prodotti assicurativi
2.660.329
25,0%
1.609.464
17,3%
1.050.865
65,3%
Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza
156.457
1,5%
243.728
2,6%
(87.271)
-35,8%
RACCOLTA GESTITA
7.293.851
68,5%
4.295.841
46,3%
2.998.010
69,8%
Titoli di Stato, obbligazioni e azioni
1.875.915
17,6%
2.481.734
26,7%
(605.819)
-24,4%
RACCOLTA AMMINISTRATA
1.875.915
17,6%
2.481.734
26,7%
(605.819)
-24,4%
RACCOLTA NETTA TOTALE
10.651.071
100,0%
9.283.191
100,0%
1.367.880
14,7%
di cui Guided products & services
6.793.943
63,8%
4.209.227
45,3%
2.584.716
61,4%
Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta, gestita e amministrata relativa ai soli clienti della rete dei consulenti finanziari effettuata nel corso dell’esercizio 2021 a confronto con l’esercizio precedente. La raccolta netta totale si attesta a 9.869 milioni di euro evidenziando un incremento del 23,6% rispetto all’esercizio 2020.
Raccolta netta - Rete consulenti finanziari
(Importi in migliaia)
Anno
Comp %
Anno
Comp %
Variazioni
2021
2020
Assoluta
%
Conti correnti e depositi liberi
1.562.229
15,8%
2.001.924
25,1%
(439.695)
-22,0%
Depositi vincolati e pronti contro termine
(183)
0,0%
(1.067)
0,0%
884
-82,8%
RACCOLTA DIRETTA
1.562.046
15,8%
2.000.857
25,1%
(438.811)
-21,9%
Gestioni patrimoniali
106.554
1,1%
109.914
1,4%
(3.360)
-3,1%
Fondi comuni d'investimento e altri fondi
4.307.013
43,6%
2.319.691
29,1%
1.987.322
85,7%
Prodotti assicurativi
2.663.199
27,0%
1.611.613
20,2%
1.051.586
65,3%
Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza
156.819
1,6%
243.875
3,1%
(87.056)
-35,7%
RACCOLTA GESTITA
7.233.585
73,3%
4.285.093
53,7%
2.948.492
68,8%
Titoli di Stato, obbligazioni e azioni
1.073.735
10,9%
1.698.299
21,3%
(624.564)
-36,8%
RACCOLTA AMMINISTRATA
1.073.735
10,9%
1.698.299
21,3%
(624.564)
-36,8%
RACCOLTA NETTA TOTALE - RETE CONSULENTI FINANZIARI
9.869.366
100,0%
7.984.249
100,0%
1.885.117
23,6%
di cui Guided products & services
6.773.803
68,6%
4.203.076
52,6%
2.570.727
61,2%
Andamento della gestione
Relazione sulla gestione consolidata
38 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank
Andamento dei principali aggregati economici
I Ricavi si attestano a 803,8 milioni di euro, registrando un incremento del 7,5% rispetto ai 747,8 milioni di euro registrati nell’esercizio 2020, grazie principalmente al contributo delle Commissioni nette, che hanno registrato una crescita di